Ecc.etera kinkaleri

Ecc.etera

performance live video/acustica

 

Progetto di

Kinkaleri - raggruppamento di formati e mezzi in bilico nel tentativo

 

realizzato per il progetto Italian Landscapes (lounge theatre)

produzione: Xing/Link Project, Festival Romaeuropa 2000, Kinkaleri.

 

Con il sostegno di

Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Dip. dello Spettacolo

Teatro Studio di Scandicci, Comune di Firenze

LARGE

La lacerazione del cristallino non ospita la fantasia dell’ordine perché la suggestione non esiste e la precisione della decomposizione alberga la sua stessa struttura composita inalterabile e inintegrabile. Il gonfiore, il pallore, la mancanza, la piega, la morfologia, l’orogenesi, il teatro, l’attimo, la rappresentazione dell’attimo, la parcellizzazione di una durata, la drammatica drammaturgia del dramma, l’inadeguatezza della fedeltà alta e bassa, il vaso zampillante, la ciotola del vomito, la via aerea, tutta la nostalgia provata per l’assenza di mito, come in cielo così in terra. Nel disastro acustico di un battito di palpebre l’orfanotrofio della tridimensionalità. Il paesaggio non c’è, sta, non offresi, mancasi, pausasi, non si accetta, non spiegasi. Nell’intercapedine umile fra la dolcezza dell’inevitabile e il raccapriccio dell’impossibile si colloca un trittico orizzontale nemico di se stesso e oracolo della sua propria misurazione respiratoria, in una stretta composizione dipendente, affresco privo di tatuaggio e orchestrazione suturata di tempo cromatico, dominio dorato del delicato divenire. Domanda a proposito della rappresentazione di un mistero mitologico. E contemporaneamente la sublimazione dello stacco e della ripartizione. Abitando non bene si sfoglia con più precauzione un pomeriggio che finisce. E si ignorano volentieri sigarette con filtro bianco e automobili giapponesi, dissolvenze stucche di un paesaggio terminato e assente. Si mostrano sulla superficie la costruzione di un teatro, la rappresentazione ininterrotta di una vita teatrale al massimo della sua bellezza e il procedimento oculistico nella sua miseria di teatro vuoto; il cromosoma cromatico e il dagherrotipo damascato. Anche se niente ha mai potuto né potrà eguagliare la scoperta della ruota.